"Se fino a oggi l’attenzione verso il tema della parità di genere e dell’inclusione nel mondo del lavoro delle donne è stata particolarmente rivolta a sensibilizzare le persone e a renderle consapevoli della necessità di garantire equi trattamenti e opportunità, si avverte adesso la necessità di avviare una fase di azioni realmente concrete proprio perché, di fatto, la parità non si è ancora realizzata nell’ambito del mercato del lavoro". Così Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera, che il 21 febbraio ha promosso un convegno sul tema dell'indipendenza economica delle donne. "Il fine - spiega l'esponente di Fdi – è quello di far sì che ogni donna acquisisca l’emancipazione finanziaria quale chiave per raggiungere la libertà.

Laddove indipendenza e autodeterminazione sono i migliori 'strumenti' non solo per l’inclusione nella società ma anche contro la violenza. Ovviamente non sono gli unici strumenti contro gli abusi. Ma è chiaro che l’indipendenza economica può permettere alle donne di non ritrovarsi 'ostaggio' di un marito o di un compagno e di essere meno esposte alle situazioni di violenza. Solo chi è indipendente economicamente può dirsi davvero libero. E questo concetto - conclude Rizzetto - è importante entri nella cultura di tutti e tutte a partire dai giovani". Un convegno realmente bipartisan, condotto da Nunzia De Girolamo che ha riunito le voci di governo, maggioranza e opposizione, di fronte a una nutrita platea di studenti: "Per quanto mi riguarda su questi temi sono assolutamente sensibile, da donna che lavora, che ha avuto la fortuna di essere sostenuta e di aver potuto esprimere il suo potenziale. Oggi, da mamma e da nonna, vorrei tanto che per i miei nipoti ci fosse la possibilità di potersi giocare le carte alla pari. Questo è il modo giusto di parlare dell'inclusione lavorativa delle donne, partendo dal fatto che il lavoro è l'elemento unificante che costruisce la dignità delle persone" sono state le parole di Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha aperto i lavori. Tra le voci dell'opposizione quella di Chiara Gribaudo, deputata Pd e presidente della commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, secondo cui "sono necessarie delle leggi accompagnate da risorse economiche, per favorire una migliore integrazione delle donne nel mercato del lavoro, con un sostegno soprattutto alle donne vittime di violenza: l'impegno dell'opposizione in questa legge di bilancio ha garantito le risorse per il reddito di libertà, perché purtroppo la maggior parte delle donne che subiscono violenza non sono indipendenti economicamente, mediamente non hanno un lavoro e nemmeno un conto in banca". "Noi - sottolinea Gribaudo - dobbiamo preservare le donne di questo Paese e investire su di loro: per farlo serve un cambio di passo nelle politiche, che guardi all'apertura di diritti e alla garanzia economica di sviluppo dell'emancipazione femminile. Le proposte in Parlamento non mancano, bisogna però trovare la sintesi e la volontà del governo di sostenere queste iniziative". "L'indipendenza economica femminile - sottolinea Tiziana Nisini, deputata della Lega e vicepresidente della Commissione Lavoro - è molto importante, perché molto spesso le donne, in particolar modo quelle con figli, non lasciano la casa del carnefice perché poi non avrebbero la possibilità di sostenere i propri figli. Già con la legge di bilancio sono uscite misure importanti: è stato rifinanziato il reddito di libertà, sono state inserite le categorie più svantaggiate, tra cui le donne vittime di violenza, nell'assegno di inclusione. In Commissione Lavoro ci sono anche dei disegni di legge per l'inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza e con sfregi al volto. Quindi tante azioni stanno andando avanti, sia in commissione che come Lega siamo molto attenti a questo problema". A chiudere i lavori Eugenia Roccella, ministro alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità, che rivendica: "Sono felice del fatto che l'ufficio parlamentare di bilancio ha certificato che con i nostri provvedimenti messi in campo, e con la finanziaria, abbiamo creato benefici per le famiglie di 16 miliardi netti nel prossimo anno".