PRESTITI: AUMENTANO LE SOFFERENZE BANCARIE DELLE AZIENDE
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- Redazione
Spia di crisi dai bilanci delle imprese: sono aumentate di oltre 1 miliardo di euro le rate dei prestiti. Da gennaio 2023 a gennaio 2024, le sofferenze bancarie riconducibili alle aziende sono cresciute, infatti, di quasi il 7%, salendo da 17 miliardi e 300 milioni a 18 miliardi e mezzo, segnale di difficoltà, da parte della clientela, a gestire l’indebitamento finanziario con i tassi in aumento. È una delle numerose conseguenze negative sul mercato del credito dopo un anno di costo del denaro sempre in crescita e arrivato al 4,5%: nel periodo in esame, inoltre, sono crollati di 43 miliardi, a un ritmo superiore a 3 miliardi al mese, i prestiti bancari destinati alle imprese e alle famiglie; e sono salite di oltre il 16% le sofferenze nette degli istituti di credito. Calano i mutui, con una discesa di quasi 3 miliardi (-0,64%), e scendono anche i prestiti personali, in diminuzione di oltre 14 miliardi (-10%); mentre continua a salire il credito al consumo, che ha registrato una variazione positiva vicina ai 5 miliardi (+4%).
È quanto emerge dal rapporto mensile sul credito realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale il totale dei finanziamenti è passato da 1.329 miliardi a 1.283 miliardi. Secondo lo studio, che ha elaborato dati statistici della Banca d'Italia, al netto delle cartolarizzazioni, nell’ultimo anno gli impieghi delle banche ai privati sono crollati di 49,1 miliardi (-3,25%), calando dai 1.325,9 miliardi di gennaio 2023 ai 1.282,9 miliardi di gennaio 2024. Questi dati, talora contestati dalle associazioni di categoria del settore creditizio, non tengono conto delle cartolarizzazioni di prestiti, vale a dire impieghi in buona parte deteriorati che le banche hanno ceduto, nel corso del periodo in esame, a società veicolo o specializzate. Se quei valori fossero computati nel conto totale, i risultati sarebbero diversi, tuttavia appare più corretto prendere in considerazione solo il credito risultante negli attivi bancari ovvero quello che è alla base della relazione tra la banca e la propria clientela. Più nel dettaglio, i prestiti destinati alle aziende sono passati dai 645,4 miliardi di gennaio 2023 ai 614,6 miliardi di gennaio scorso, con una diminuzione di 30,8 miliardi (-4,77%). Sono fortemente diminuiti sia i finanziamenti a breve termine (fino a 1 anno di durata), passati da 144,4 miliardi a 138,5 miliardi in calo di 5,9 miliardi (-4,10%), sia quelli di lungo periodo (con scadenza superiori a 5 anni), passati da 345,4 miliardi a 320,7 miliardi in discesa di 24,7 miliardi (-7,16%). Fermo il credito di medio periodo (fino a 5 anni), calato di soli 153 milioni (-0,10%) da 155,5 miliardi a 155,3 miliardi.