Draghi: dimissiomi a Mattarella che le respinge. Il 20 luglio il Premier al Parlamento
- Details
- Redazione
“Buonasera a tutti, voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica”. Inizia così la nota di Palazzo Chigi con cui il presidente del Consiglio Mario Draghi annuncia le dimissioni dalla Presidenza del Consiglio, alla luce del voto di questa mattina sul Decreto Aiuti, cui non hanno partecipato i senatori 5 Stelle. In serata il Premier è tornato al Quirinale per presentare le dimissioni al Capo dello Stato, che non le ha accolte e gli ha chiesto di tornare davanti al Parlamento per una verifica della maggioranza, che avrà luogo mercoledì 20 luglio.
“Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico”, si legge nella nota. “La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”.
“In questi giorni – prosegue Draghi – da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente”.
“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza – rimarca il Premier – è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più”.
“Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”, conclude. “Grazie”.