Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, mercoledì 17 aprile si è recata al Palazzo presidenziale di Cartagine, dove è stata accolta dal Presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied. Dopo la presentazione delle delegazioni si è tenuto l’incontro bilaterale del Presidente del Consiglio italiano con il Presidente della Repubblica tunisina e, parallelamente, la riunione dei ministri con il loro omologhi tunisini. La delegazione italiana era composta tra gli altri dal Ministro Piantedosi, dal Ministro Bernini, dal Viceministro Cirielli. La delegazione tunisina era composta dal Ministro dell’Interno, Kamel Feki, Ministro degli Affari Esteri Nabil Ammar, Ministro dell’Insegnamento Superiore e della Ricerca Scientifica, Moncef Boukthir.

“La collaborazione con la Tunisia è per l’Italia assolutamente una priorità da molti punti di vista ed è anche un tassello del lavoro che l’Italia sta portando avanti con il Piano Mattei, per costruire con le nazioni del continente africano una cooperazione su base paritaria e che sia finalmente vantaggiosa per tutti” ha detto Meloni a margine dell'incontro con il Presidente della Repubblica di Tunisia, Kais Saied. “Abbiamo firmato tre intese molto importanti – ha aggiunto – un accordo per il sostegno diretto al bilancio tunisino nel settore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, una nuova linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine, una intesa quadro per la cooperazione nel settore dell’università e dell’alta formazione”. Parlando del rapporto con la Tunisia ha aggiunto: “Questa cooperazione porta a molti risultati. Penso ad esempio al tema della gestione della migrazione, sul quale ovviamente voglio ancora una volta ringraziare le autorità tunisine e il presidente Saied per un lavoro che insieme portiamo avanti contro i trafficanti di esseri umani”. Meloni a margine dell'incontro con il Presidente della Repubblica di Tunisia, Kais Saied, ha poi sottolineato: “Va sicuramente rafforzata la cooperazione, vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali, lavorare sui rimpatri. Ma vogliamo lavorare anche e soprattutto sui flussi regolari”.