Sono passati quasi due anni da quando, alle Olimpiadi estive di Tokyo, il velocista italiano Marcell Jacobs vinse la medaglia d’oro nei 100 metri piani. Da allora il campione olimpico in carica ha corso poco e ha avuto diversi problemi fisici. E l’Italia ora si chiede se Jacobs tornerà mai ad essere quello di prima. Le sue uniche vittorie le ha ottenute nel 2022, con tempi non proprio entusiasmanti, ai Mondiali indoor (sui 60 metri) e agli Europei. Nell’ultimo anno ha corso i 100 metri solo una volta e in diverse altre occasioni ha ritirato la sua partecipazione a pochi giorni dalle gare, sempre per piccoli fastidi fisici.

Ora è atteso ai Mondiali di atletica di agosto a Budapest, in Ungheria, ma soprattutto alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno. Due anni fa a Tokyo Jacobs vinse a sorpresa, con un formidabile 9’80. Dopo le Olimpiadi Jacobs ha corso otto volte i 100 metri e solo in due occasioni ci ha messo meno di 10 secondi. Nello stesso periodo lo statunitense Fred Kerley, argento a Tokyo e campione mondiale a Eugene, li ha corsi 18 volte, spesso sotto i 10 secondi: è anche sceso più volte sotto i 9 secondi e 80 centesimi e ha fatto il secondo miglior tempo dell’anno; Jacobs, nella sua unica gara, ha fatto il 155° tempo stagionale. In molti stanno mettendo in discussione il campione: per qualcuno il risultato di Tokyo fu un’eccezione, per altri il suo talento è stato mal gestito (da lui stesso, dal suo staff o dalla federazione di atletica). Grandi dubbi su Jacobs li ha anche Michael Johnson, velocista vincitore di quattro ori olimpici: “È ovviamente veloce, ma riuscirà a stare abbastanza bene da mettere insieme una convincente serie di gare? Per ora niente sembra indicarlo”, ha scritto su Twitter.