INCLUSIONE E BENESSERE: VERSO UN MODELLO SPORTIVO EUROPEO
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- Redazione
Lo sport, un’infrastruttura sociale di enorme potenzialità per l’Europa e per i suoi Stati membri. Una risorsa che impatta in termini virtuosi a più livelli - sociale, economico, culturale, sanitario - in grado di promuovere, come poche altre, l’inclusione e il benessere degli individui e dell’intera comunità. Un enorme patrimonio di ricchezza umana che, per esprimere al meglio queste virtualità, richiede atti concreti e politiche che sappiano supportarlo. È questo il contenuto, e insieme l’invito lanciato con il parere d’iniziativa approvato lo scorso 30 novembre dal Comitato delle Regioni dell’Unione Europea "Costruire il modello sportivo europeo basato sui valori, dal basso verso l'alto:
un mezzo per favorire l'inclusione e il benessere sociali dei giovani europei", presentato su iniziativa di Roberto Pella, Vicepresidente vicario ANCI e Membro Commissione SEDEC Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, Presidente Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città”. Se n’è parlato il 5 dicembre a Roma in un Convegno con la partecipazione di rappresentati delle massime istituzioni italiane ed europee, promosso in collaborazione con la Delegazione Italiana presso il Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani e Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, con il patrocinio di Health City Institute, Fondazione SportCity e European Diabetes Forum Italia. Lo sport è "fatto sociale totale": non solo condensa numerosi aspetti al proprio interno, che riflettono lo stato di salute della società entro cui si muove, ma la sua esistenza stessa, sia sul piano individuale sia collettivo, in termini mediatici, organizzativi, aggregativi, finanziari, simbolici, ha un impatto e una relazione fortissima con la società intera. Lo sport - sottolinea il parere d’iniziativa - è una dimensione aggregatrice, che parla con un linguaggio universale e che incarna e educa a valori e principi su cui le società, gli Stati moderni e la stessa Unione Europea si basano, come l'interiorizzazione delle regole e la partecipazione collettiva alle emozioni.