Nel primo trimestre del 2023, rileva l’Istat, la domanda turistica aumenta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+40,5% di viaggi, +34,4% di notti, +39,7% di turisti). La crescita si concentra nelle vacanze (+37,3% di viaggi, +32,1% di notti) ed è trainata dalle vacanze lunghe, che aumentano di oltre il 60%. Tuttavia, le vacanze sono ancora inferiori del 25,5% rispetto ai livelli dello stesso periodo del 2019 (-15% di notti). Nel secondo trimestre i viaggi sono sostanzialmente stabili rispetto alla primavera del 2022 e rimangono più bassi del 32% rispetto al corrispondente periodo del 2019 (-36,5% di notti). Nel trimestre estivo (luglio-settembre) il calo delle vacanze lunghe

(-12,6% di viaggi, -13,4% di notti) è in controtendenza rispetto alle estati dei due anni precedenti e riporta l’ammontare dei viaggi sotto i valori dell’estate del 2019 (-18,5%,-15% in termini di notti). Nell’ultimo trimestre dell’anno la domanda è stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e il confronto con il corrispondente periodo del 2019 evidenzia le criticità persistenti nella domanda turistica: -39% di viaggi, -27% di notti. Le persone partite per una vacanza estiva sono 18,4 milioni, in calo del 13% rispetto all’anno precedente (21,1 milioni nel 2022). La diminuzione riguarda tutte le fasce di età e si concentra tra i residenti nel Nord-ovest (-18%) e nel Sud (-17,8%), aree che tornano sotto i livelli dell’estate 2019 (rispettivamente -12% e -23%). Nel complesso, i turisti che partono per vacanza tra luglio e settembre sono il 19% in meno del 2019 (18,4 milioni nel 2023, 22,7 milioni nel 2019). I viaggi estivi sono mediamente più lunghi rispetto a quelli degli altri trimestri (8,5 notti) e di durata pari a quelli dell’estate del 2022. Le vacanze lunghe rappresentano il 73,3% dei viaggi estivi, quota simile all’estate del 2022 (73,6%) e del 2019 (72,6%). Quasi la metà delle vacanze lunghe (49,6%) dura meno di una settimana.