In estate, complice la voglia di stare all’aperto, i periodi di villeggiatura e i weekend fuori porta, si passa molto più tempo fuori casa rispetto alle altre stagioni. Se da un lato ne consegue uno stile di vita più attivo e il pieno di vitamina D, dall’altro è molto elevato il rischio di compromettere l’alimentazione equilibrata seguita durante l’anno, nonché la forma ottenuta fino a quel momento. Come fare allora per organizzare al meglio i pasti lontani da casa?

Lo spiega MioDottore – piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche specialistiche e con medici di medicina generale e parte del gruppo Docplanner – che ha coinvolto la dottoressa Cristina Mondello, biologa nutrizionista della piattaforma, per fornire semplici ma utili consigli per districarsi in queste situazioni e condividere esempi di menu che ben si adattano alle diverse tipologie di vacanza. Come insegna la dottoressa Mondello, “per rimanere in forma (qualunque essa sia) e soprattutto in salute, è importante impostare una routine quotidiana equilibrata durante tutto l’anno. Una volta raggiunto l’equilibrio, non saranno di certo due settimane di vacanza a rovinarlo”. Infatti, sebbene sia importante mantenere una dieta bilanciata anche durante le ferie, non è necessario lasciarsi influenzare negativamente da eventuali abitudini alimentari non seguite alla lettera nei giorni di vacanza. Durante le ferie è bene svagarsi e godere appieno delle giornate passate fuori casa, senza essere ossessionati dalla dieta e ascoltando il proprio corpo. Tuttavia, per avere elementi in più per orientarsi in questo particolare periodo dell’anno, la specialista di MioDottore ha stilato una serie di buone regole da seguire: 

1. Fare movimento: è bene muoversi il più possibile, nei limiti del consentito, e non con l’obiettivo di bruciare calorie, ma per mantenersi attivi; 

2. Mangiare quotidianamente frutta e verdura: questi alimenti sono molto importanti in quanto, grazie al loro contenuto di fibra, aiutano la regolarità intestinale (che in viaggio può essere un problema), danno sazietà e contrastano la disidratazione con il contenuto di acqua e sali minerali. Può essere quindi utile aggiungere frutta alla colazione e verdura nei pasti principali, sia negli antipasti che nel contorno; 

3. Consumare pasti il più possibile completi: sarebbe opportuno inserire in ogni pasto fonti di proteine, di cereali e tanta verdura. Se se ne sente la necessità, si possono aggiungere degli spuntini (come frutta secca a guscio, olive e frutta fresca), così da arrivare meno affamati ai pasti principali; 

4. Bere acqua e limitare succhi di frutta e bibite zuccherate: è bene mantenersi sempre idratati bevendo acqua a sufficienza, senza sostituirla con succhi di frutta e bibite dissetanti, che contengono spesso un alto quantitativo di zuccheri liberi; 

5. Limitare l’assunzione di alcolici: l’alcool porta con sé una maggiore disidratazione, oltre a essere dannoso per la salute, e per questo motivo è bene evitare di berlo tutti i giorni. 

Inoltre, non bisogna vivere il periodo di vacanza come un via libera a mangiare tutto ciò di cui ci si è privati durante l’anno, andando quindi a compensare eventuali diete restrittive adottate fino a quel momento. Infatti, come spiega la dottoressa, “spesso durante la prima parte dell’anno si seguono diete molto rigide per perdere peso, che viene però puntualmente ripreso durante i 15 giorni di vacanza. È sicuramente consigliabile rilassarsi e concedersi pranzi e cene fuori, ma senza voler esagerare”. È bene anche evitare di realizzare pasti a base esclusiva di frutta o gelato, con la scusa del caldo e della praticità: si tratta infatti di alimenti sbilanciati, che portano ad avere un momentaneo senso di sazietà per poi tornare a essere poco dopo più affamati di prima. Infine, sempre relativamente al filone della praticità dei cibi, è meglio non esagerare con i salumi, sebbene freschi e veloci da preparare, ma ad alto contenuto di sale: il loro consumo, infatti, deve essere occasionale.