Da oltre 80 anni hanno una fiera a loro dedicata, Cibus Tec, che mette in mostra l’eccellenza del Made in Italy: i macchinari per l’alimentare rappresentano un comparto della meccanica strumentale di rilievo in ambito internazionale. Il comparto è composto da diversi segmenti che spaziano dai forni per la panetteria e pasticceria agli apparecchi per la distillazione, passando per gli essiccatori per prodotti agricoli, tutti macchinari fondamentali per la filiera del settore degli alimentari e bevande. Lo scorso anno le esportazioni italiane di questi beni hanno superato il valore di 4,1 miliardi di euro, proseguendo nella loro dinamica di crescita (+8,1% rispetto al 2021 e +16,4% il 2021 sul 2020).

È quanto emerge dall’approfondimento dell’Ufficio Studi SACE “A Cibus Tec i macchinari per il settore alimentare: tante nicchie di qualità” in occasione di Cibus Tec, fiera alla quale SACE partecipa con uno stand a disposizione delle imprese italiane. L’Italia è il primo esportatore mondiale, con una quota del 14,9%, davanti a Germania (quota del 14,6% e €4,1 miliardi di export) e Cina (quota dell’11,1% e beni esportati per €3,1 miliardi); seguono quindi Paesi Bassi e Stati Uniti (rispettivamente 9,6% e 8,4% e sotto i €3 miliardi di export per entrambi); un primato reso possibile da svariati fattori tra cui, ad esempio, gli elevati standard di qualità del mercato domestico del food che richiedono una forte specializzazione – e personalizzazione - dei macchinari. Il comparto di maggior peso (oltre i €2 miliardi, in costante crescita negli ultimi anni) è quello degli altri macchinari alimentari, dove si annoverano i macchinari per la preparazione dei prodotti di panetteria e della pasta, per la preparazione della frutta e verdura o della carne o di altri prodotti alimentari e dove l’Italia vanta una posizione di eccellenza, seconda dietro alla sola Germania (14,5% la quota italiana rispetto al 16,2% di quella tedesca).