È stata inaugurata la mostra fotografica di Maurizio Fantoni Minella intitolata “Le rotte dell’immaginario. Genova, Santiago e Valparaíso: street-art tra Italia e Cile”, aperta al pubblico fino al 6 gennaio presso la Estación Puerto Efe di Valparaíso. La mostra ricostruisce buona parte della memoria ligure in Cile e l'attualità genovese attraverso l'arte urbana.

Il panettone conquista sempre più spazio nelle case degli inglesi durante le festività natalizie. La conferma giunge dai dati di vendita di dicembre 2021 che raccontano di oltre un milione di pezzi acquistati solo in quel mese in tutto il Regno Unito. A riportare la notizia è un articolo scritto da Alessandro Allocca del 7 dicembre di Londra, Italia, il quotidiano dei 439 mila italiani nel Regno Unito.

Cosa c’è di meglio dello storytelling del Bel Paese da parte di chi, di bellezza e non solo, se ne intende eccome? Il riferimento è all’iniziativa nata e cresciuta su Instagram “Miss Italia racconta l’Italia”, con le aspiranti reginette che, attraverso il loro sguardo, hanno raccontato la propria regione, narrando i luoghi più caratteristici, confermando ancora una volta quante bellezze vi siano nel nostro Paese, il tutto a suon di videoclip e reel che hanno ottenuto qualcosa come oltre 1,5 milioni di visualizzazioni.

Un terzo delle piattaforme digitali sviluppate a livello nazionale per l’apprendimento durante il Covid sono state completamente chiuse, sono obsolete o non più completamente funzionanti, limitando gli approcci di apprendimento per aiutare i bambini a recuperare la loro istruzione. È quanto emerge da “Pulse Check on Digital Learning”, un nuovo rapporto lanciato oggi dall’Unicef, che rileva la stagnazione dell’accesso all’apprendimento digitale ottenuto durante la pandemia da COVID-19.

 Al via lo shopping dei regali di Natale per più di un italiano su due (55 per cento) che attende le ultime due settimane per fare gli acquisti. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia come nonostante la crisi economica e le iniziative promozionali di novembre, resiste uno zoccolo duro di “tradizionalisti” che inizia a scegliere i doni dopo l’Immacolata.

Se siete amanti dei film di Natale, almeno una volta ci avrete pensato anche voi: quanto sarebbe bello trascorrere le vacanze del periodo più magico dell’anno nelle location delle pellicole più celebri delle festività? Che ci si creda o meno, sono tantissime le persone che scelgono di andare a passare qualche giorno “sui set” dei loro film di Natale preferiti, soggiornando negli alberghi e nelle strutture che appaiono su questi blockbuster. Certo, molti film di Natale hanno come punto di riferimento l’affascinante Lapponia, soprattutto per il suo più celebre abitante, Santa Claus. E non mancano, infatti, dei tour specifici in questa terra dell’estremo nord.

Tra il Black Friday appena passato e il Natale prossimo all’arrivo, è decisamente tempo di regali. Che sia per il proprio partner, per amici, famigliari, colleghi o, perché no, anche per sé stessi, è questo il periodo dell’anno migliore per entrare nei negozi alla ricerca di un presente, talvolta anche solo un pensierino, da donare. Tutto bellissimo, se non fosse che, spesso, è molto facile incappare nei regali che, citando il giallista Marco Malvaldi, rappresentano dei veri e propri “troiai”, ovvero oggetti di dubbio gusto e semplicemente pessimi da ricevere. Una categoria davvero vasta, ma con alcune tipologie di regalo che spiccano su tutte e che sono assolutamente da evitare nelle ricorrenze di qualunque tipo.

 Il Natale è il periodo più bello e magico dell’anno. Non per tutti, però. Infatti, esiste una componente di persone che soffre della cosiddetta “sindrome del Grinch”; e, attenzione, non si tratta di un numero relativamente circoscritto, anche perché secondo i dati in possesso della medicina, riguarderebbe un italiano su due. Ma che cos’è esattamente questa sindrome? Nulla di così grave, chiariamolo subito, almeno dal punto di vista fisico. Sotto l’aspetto mentale ed emotivo, infatti, le cose cambiano.

 Avete già fatto i regali di Natale? Se avete risposto sì è molto probabile che facciate parte della categoria dei millenials; almeno stando alle statistiche. Sono proprio i nati in questa generazione gli amanti del confezionamento di doni da scambiarsi con i propri famigliari e amici la notte del 24 dicembre o, al più, posizionandoli sotto l’albero, per scartali la mattina del 25 dicembre. Infatti, a livello di numeri, il 25% degli italiani negli ultimi dodici mesi ha confezionato circa diciassette regali, contro una media nazionale di otto; a questa percentuale corrispondono proprio le persone dai 25 ai 34 anni; appunto i millenials. E gli altri?








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